Sono passati quasi quarant’anni da quando sono stati resi noti i primi studi scientifici sui benefici che portano le piante verdi e fiorite negli ambienti interni: tutto cominciò quando la NASA, l’ente spaziale americano, commissionò allo scienziato Bill Wolverton di verificare se le piante miglioravano l’aria negli ambienti chiusi. Dalle sperimentazioni in laboratorio, risultò chiaramente che alcune delle piante più utilizzate in appartamento, oltre ad arricchire l’ambiente di ossigeno durante il giorno, sono in grado di assorbire molte delle principali sostanze inquinanti presenti nelle case, in particolare quelle denominate VOC (Volatile Organic Chemicals – Composti Organici Volatili).
Si tratta di inquinanti come benzene, xilene, formaldeide, ammoniaca e tricloroetilene, che possono provocare danni alla nostra salute. Questi studi sono stati avvalorati dalle numerose repliche che sono state condotte in università e centri di ricerca negli anni successivi.
Di recente, qualcuno ha messo in dubbio la validità di queste ricerche, sostenendo che – essendo state condotte in laboratorio – non riprodurrebbero la realtà degli appartamenti e che per assorbire adeguatamente le VOC non basterebbe qualche pianta qua e là in una stanza.
In questi ultimi studi non si tiene però conto dell’effetto positivo che le piante hanno sull’umore delle persone, compresi i malati ricoverati negli ospedali, che – sempre secondo studi scientifici affidabili e rigorosi – guariscono più rapidamente anche dopo gli interventi chirurgici.
E, se il problema è la quantità delle piante, cosa c’è di meglio di un’intera parete verticale di piante? Ed è qui che entra in gioco @Eva, la nostra nuova gamma che fa parte della linea Verde, Bella e Italiana. Potete vedere nelle immagini – che parlano da sole – quanto le @Eva siano belle. Ma vi assicuriamo anche che hanno delle caratteristiche tecniche che le mettono all’avanguardia e che le fanno spiccare rispetto ai prodotti – apparentemente – simili che si possono trovare oggi sul mercato.
Negli ultimi anni, avrete visto come siano in gran voga le pareti verticali per dare quel tocco di ‘verde’ e ‘naturale’ agli ambienti interni. Molte appaiono bellissime all’inizio, poi qualche pianta ‘prepotente’ inizia a prendere il sopravvento sulle altre, oppure ce n’è qualcuna che secca perché non riceve abbastanza acqua, mentre altre ancora marciscono perché ne ricevono troppa. La scelta delle piante da inserire in una parete verticale è un tema fondamentale per la loro riuscita nel tempo, perché non basta che siano armonizzate tra loro da un punto di vista estetico, devono anche poter convivere senza darsi fastidio una con l’altra.
Ora, osservate attentamente le nostre @Eva: le riceverete esteticamente perfette, con al loro interno una combinazione di piante verdi che vede molti ‘classici’ – diverse varietà di Hedera, Scindapsus, Philodendron scandens ‘Brazil’, Syngonium, Clorophytum e Tradescantia – accanto a felci ornamentali tropicali, spesso usate come piante da appartamento – come Asplenium e Microsorum – e a succulente quali Portulacaria e Lepismium.
In teoria è molto difficile far convivere piante con esigenze così diverse, ma la scelta è stata fatta a ragion veduta, grazie a un nostro piccolo/grande segreto: le piante sono inserite individualmente, una per una, nelle @Eva e i loro apparati radicali non sono in contatto tra loro. Ognuna sfrutta la tecnica Kokedama: non ci sono vasi o sacche, le radici sono inserite in una ‘palla’ di un’argilla speciale giapponese che rende praticamente autosufficienti le piante. I sensori di umidità fanno sì che a ogni pianta sia data la quantità desiderata quando ce n’è effettivamente bisogno: ed è questo l’asso nella manica delle nostre @Eva, perché le piante resistono a lungo in condizioni di stabilità, mantenendo tutte il loro pregio estetico, senza prevaricazioni, seccumi o marciumi.
Per noi questa antica tecnica giapponese non ha più segreti: già da tempo proponiamo nel nostro catalogo le piante singole Kokedama, con grande soddisfazione da parte di tutti i clienti.
E non va dimenticato che per le nostre pareti verticali @Eva utilizziamo solo piante di elevata qualità coltivate in Italia, proprio come va a indicare il nostro Brand, ‘Verde, Bella e Italiana’.
Gli infiniti impieghi di @Eva
Abbiamo già cominciato a rivelarvi i segreti delle nostre pareti verticali @Eva. Ora ci vogliamo concentrare sul loro utilizzo nel ‘green design’, così alla moda in questo periodo: in qualsiasi ambiente siano installate, danno un tocco di classe, eleganza e bellezza.
Proviamo a pensarle in un ufficio: portano buon umore, relax, privacy; in uno spazio ‘open space’ possono fare da eleganti divisori tra colleghi di lavoro.
Ora, spostiamoci in un ristorante: le @Eva possono razionalizzare gli spazi, unendo o dividendo a seconda delle necessità. E non dimentichiamo che in questo periodo può essere estremamente utile avere una barriera fisica tra diversi gruppi di clienti per non farli entrare in contatto tra loro: e ci sono poi dei benefici di isolamento acustico.
La hall di un albergo: anche in questo caso, le pareti verticali possono ottimizzare i diversi spazi e conferire un’eleganza superiore. In un centro commerciale, possono canalizzare i flussi del pubblico, costituendo rapidamente corsie diverse per le differenti esigenze. Ma anche in un negozio di dimensioni medio-piccole possono contribuire a elevare il livello di pregio, a dividere gli ambienti e, per esempio, a nascondere la merce in giacenza pur mantenendola a portata di mano.
È risaputo come all’interno di ospedali, cliniche, case di cura o strutture per anziani, il verde possa aiutare i pazienti a ritrovare l’umore migliore, a rasserenare, persino a rendere più rapidi i tempi di guarigione. Anche in una casa o in un appartamento, una parete verde verticale, in particolare una @Eva può costituire un bellissimo elemento di design a un costo relativamente contenuto, oltre a migliorare la qualità dell’ambiente.
E in un garden center?
Si possono prendere più piccioni con un’unica fava, visto che le pareti verticali sono in grado di suddividere i diversi reparti e, allo stesso tempo, possono essere offerte in vendita ai clienti finali.
Tutto questo, ricordiamolo, con i bassissimi costi di installazione, cura e manutenzione di @Eva, un prodotto innovativo che è già uno di quelli di punta nell’ambito della nostra linea Bella, Verde e Italiana.
Come promesso, vi cominciamo a svelare alcuni dei punti di forza delle nostre pareti verticali @Eva.
In primo luogo, dovete sapere che le @Eva sono assolutamente autosufficienti e ci si può dimenticare a lungo di curarle e mantenerle.
Sono infatti munite di un controllo automatico per l’irrigazione: questo significa che l’acqua può essere caricata nel loro ampio serbatoio anche solo una volta al mese, dopodiché le piante ricevono ognuna la corretta quantità necessaria ogniqualvolta è necessario, quando i sensori segnalano l’inizio della carenza.
Ma questo non è l’unico aspetto della climatizzazione corretta delle piante che viene segnalato dal sistema di controllo: molto spesso le pareti verticali sono collocati in locali in cui si possono verificare anche delle carenze di luce. Ecco che, in queste circostanze, interviene l’impianto di illuminazione delle @Eva, che fornisce automaticamente la giusta quantità e qualità di luce necessaria alle piante.
Capite quindi che scompaiono due dei principali fattori microclimatici che potrebbero mettere in pericolo la vita e la salute delle piante collocate nella parete verticale: l’acqua e la luce.
Riassumendo: piante sempre sane e vitali, meno preoccupazioni e stress per chi debba installare e curare le pareti e, soprattutto pochissima manutenzione: una volta al mese per l’acqua, una volta per sempre (basta collegare le @Eva alla corrente elettrica) per quanto riguarda la luce.
E non va dimenticato che, eliminando questi due fattori, si riducono al minimo anche i costi fissi in genere necessari per la cura e la manutenzione di queste installazioni.
Tutti soddisfatti: il garden center che può tenere a lungo (anche se, vedrete, non capiterà) le @Eva in esposizione, il rivenditore, che le può ordinare on-demand e, non ultimo l’utente finale, che avrà un prodotto bello, duraturo e a minima manutenzione.